In Italia 26 città chiedono lo status di centro balneare
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Direttore: Alessandro Plateroti

In Italia 26 città chiedono lo status di centro balneare

Emilia Romagna spiaggia

Sono 26 le città tra le varie regioni italiane che chiedono lo status di centro balneare nell’iniziativa G20 spiagge.

La richiesta di una legge che istituisca lo status di centro balneare arriva da 26 città italiane delle maggiori località balneari d’Italia tra Sardegna, Emilia-Romagna, Sicilia, Toscana, Campania, Puglia e Friuli-Venezia Giulia riunite nell’iniziativa G20 spiagge. Arriva la risposta dalla ministra del Turismo Santanché che si è impegnata «a convocare entro 15 giorni un tavolo al ministero». La ministra ha partecipato all’iniziativa a Roma invitando a portare proposte per un’iniziativa parlamentare.

Le ventisette spiagge più visitate riescono a catalizzare più di 70 milioni di presenze da Nord a Sud. La sindaca di Riccione Angelini ha affermato che i sindaci presenteranno le loro esigenze al governo costruendo un tavolo di lavoro. La richiesta dei sindaci è quella di tenere conto dell’incremento della popolazione delle loro città nei mesi estivi, per questo chiedono una legge che istituisca lo status di città balneare.

Emilia Romagna spiaggia
Emilia Romagna spiaggia
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Quali sono le località che hanno aderito all’iniziativa

«Le nostre non sono città come le altre. Durante i periodi di massima affluenza vediamo decuplicare la popolazione rispetto al numero dei residenti. Ci serve una legislazione su misura che di tutto questo ne tenga conto, dalla sicurezza alla raccolta rifiuti» ha proseguito la sindaca Angelini. L’iniziativa G20 spiagge è partita dal Veneto coordinata dal sindaco di Cavallino-Treporti (Ve), Nesto che ha precisato: «Non chiediamo privilegi, ma il riconoscimento di peculiarità delle nostre città, che sono centri molto piccoli d’inverno, ma metropoli d’estate.

La richiesta è quella di dare ai residenti e agli ospiti i servizi necessari. In estate, infatti, c’è un maggior numero di turisti che di residenti e questo causa difficoltà per le amministrazioni che hanno servizi in base al numero di residenti e non di turisti. Le città balneari faticano ad accedere ai finanziamenti pubblici proprio per il basso numero di residenti.

I centri balneari che hanno aderito al network sono Forio, Ischia e Sorrento (Campania), Bellaria, Igea Marina, Cattolica, Cervia, Comacchio, Riccione (Emilia Romagna), Lignano Sabbiadoro (Friuli Venezia Giulia), Vieste (Puglia), Alghero e Arzachena (Sardegna), Taormina (Sicilia), Bibbona, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Orbetello, San Vincenzo, Viareggio (Toscana), Bibione, Caorle, Cavallino-Treporti, Chioggia, Jesolo e Rosolina (Veneto).

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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2023 11:05

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